HORIZON EUROPE – CLUSTER 2: Cultura, Creatività e Società Inclusiva

Fonte: Horizon Europe Info days 2021

Dal 28 giugno al 9 luglio, Moverim ha partecipato agli Info days di Horizon Europe, che hanno illustrato le attività promosse dal programma framework Horizon Europe, i 6 Cluster e le relative tematiche e call. Il Cluster 2 è il risultato di una stretta collaborazione tra la DG R&I, la DG Istruzione, Gioventù, Sport e Cultura (DG EAC) e la DG Occupazione, Affari Sociali e Inclusione (DG EMPL).

Cluster 2: obiettivi e priorità politiche dell’UE

Gli obiettivi del Cluster coprono un’ampia serie di priorità politiche per l’Europa post-pandemia definite dall’agenda della Commissione. La lista delle priorità include:
– Migliorare la governance democratica e la partecipazione dei cittadini;
– Salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale;
– Rispondere alle multiformi trasformazioni sociali, economiche, tecnologiche e culturali;
– Mobilitare le competenze multidisciplinari delle scienze sociali e umane europee;
– Fornire opzioni politiche per una ripresa europea socialmente giusta, inclusiva e reattiva.

Il Cluster affronterà anche le conseguenze sociali senza precedenti della pandemia da Covid-19 e mobiliterà le scienze sociali e umane europee per fornire ricerca e innovazione basate sull’evidenza che permetteranno di accelerare la ripresa e migliorare la resilienza e la reattività in caso di future crisi. La ricerca finanziata nell’ambito del Cluster 2 contribuirà a realizzare le priorità dell’agenda politica dell’UE in materia culturale, come la nuova spinta europea per la democrazia; la promozione dello stile di vita europeo; il rafforzamento della posizione dell’Unione in materia di digitale e di transizione green; e infine, lo sviluppo e attuazione di un’economia che sia più vicina alle esigenze dei cittadini.

Il Piano d’azione per la Democrazia Europea

Il Piano d’azione per la Democrazia europea, adottato alla fine dello scorso anno, è una delle principali iniziative della Commissione nell’ambito della difesa della democrazia europea. Il Piano ha stabilito le azioni necessarie per salvaguardare e migliorare la partecipazione e integrità elettorale e la libertà dei media. Riconosce anche la necessità di promuovere e nutrire la democrazia deliberativa al di là delle elezioni. La democrazia, lo stato di diritto e i diritti fondamentali sono le basi su cui si fonda l’Europa e costituiscono una precondizione per l’adesione all’UE. Tuttavia, al giorno d’oggi non possono essere dati per scontati: la crisi da Covid-19 ha incrementato le minacce alla democrazia attraverso la polarizzazione delle società causata dalla disinformazione, soprattutto da parte di paesi terzi. L’influenza economica sempre più forte di certi paesi autoritari, o il loro finanziamento dei partiti politici in Europa, rischia infatti di minare la fiducia dei cittadini nelle democrazie liberali e nelle loro istituzioni.

Il Cluster 2 sarà determinante nel fornire conoscenze scientifiche, dati, raccomandazioni basate su prove per sostenere l’attuazione del Piano d’azione europeo per la democrazia e per sviluppare approcci innovativi per proteggere la democrazia e i valori europei e per garantire ai cittadini la libertà e la partecipazione attiva nel plasmare il futuro dell’Europa. 

Il ruolo dell’educazione

Come spiegato da Stefaan Hermans (DG EAC), le priorità politiche per lo Spazio europeo dell’istruzione non sono limitate all’istruzione superiore e alla cultura, ma includono esaustivamente i diritti sociali e le uguaglianze, l’inclusione geopolitica e demografica e la formazione della transizione sociale verso una maggiore consapevolezza sul verde e sul digitale. elenca gli scopi ambiziosi del Cluster 2: sostenibilità nel patrimonio culturale, coesione, ecosistema a sostegno di artisti, professionisti culturali e creativi, parità di genere, relazioni culturali internazionali e cultura come motore dello sviluppo sostenibile.

Il campo sociale: diritti e parità

Considerato come un documento chiave per comprendere il campo di applicazione del Cluster 2, i relatori dell’evento hanno sottolineato l’importanza del Pilastro europeo dei diritti sociali, che è stato proclamato congiuntamente nel 2017 dalla Commissione, dal Parlamento e dal Consiglio. Il pilastro è un quadro guida che definisce 20 principi fondamentali per garantire l’uguaglianza e il corretto funzionamento dei mercati e dei sistemi di protezione sociale. Fornisce anche alcune azioni concrete per rispondere alle sfide che sono state sollevate non solo dalla pandemia, ma anche dalla transizione verde e digitale e dai cambiamenti demografici. Il piano d’azione stabilisce tre ambiziosi obiettivi per il 2030:
1. Almeno il 78% della popolazione adulta dovrebbe avere un lavoro;
2. Almeno il 60% degli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione;
3. Ridurre di almeno 15 milioni il numero di persone a rischio povertà o esclusione sociale (tra cui 5 milioni di bambini).

Il budget del Cluster 2: una nuova spinta alla cultura europea

I risultati della ricerca finanziata dal Cluster 2 possono aprire nuove strade e fornire solide basi analitiche per aiutare a riparare i danni sociali ed economici causati dalla pandemia e affrontare le sfide nelle aree verdi e digitali, ma anche contribuire a garantire l’equità sociale e una società inclusiva. Per quanto riguarda il budget del Cluster 2, lo scorso dicembre è stato aumentato di quasi 1 miliardo di euro, da un bilancio lordo di 1,253 miliardi di € a 2,28 miliardi di €. Mentre il budget del Cluster 2 rimane uno tra i più esigui in termini di dimensioni all’interno del Pilastro 2 di HEU, la cifra di 2,28 miliardi di € per i prossimi sette anni è la più alta mai assegnata nel settore culturale nell’ambito di un programma quadro europeo di ricerca e innovazione. Quest’assegnazione è la prova di una maggiore fiducia verso la comunità di ricerca europea. È stato inoltre stabilito un equilibrio tra le tre destinazioni, note anche come aree di impatto.

Destinazione 1 – Ricerca innovativa su democrazia e governance (DEMOCRACY)

La Destinazione 1 si concentrerà su uno dei principali obiettivi dell’attuale Commissione, ovvero “dare potere ai cittadini e costruire una democrazia più resiliente in tutta l’UE”. Tratta la principale sfida (in termini di democrazia) che l’Europa sta attualmente affrontando: le democrazie sono più fragili e vulnerabili che in passato, a causa del declino dei livelli di fiducia nelle istituzioni politiche, della nuova ascesa dell’autoritarismo e dell’erosione della governance globale multilaterale. L’obiettivo è quello di rinvigorire la governance democratica migliorando la responsabilità, la trasparenza, l’efficacia e l’affidabilità delle istituzioni e delle politiche basate sullo stato di diritto attraverso l’espansione della cittadinanza attiva e inclusiva, rafforzata dalla salvaguardia dei diritti fondamentali. I topic in scadenza nel 2021 sono 5 (tutti RIA con un budget di 9,90 milioni di € ciascuno):
The future of liberal democracy in Europe;
Economic models and modern democracies;
Feminisms for a new age of democracy;
Democratic politics in the EU’s neighborhood;
Politics and governance in a post-pandemic world.

Le tradizionali proposte per la R&I nell’ambito culturale e artistico sono pubblicazioni, conferenze, rapporti e proposte politiche. Tuttavia, sono incoraggiate forme di output innovative e originali e le idee fuori dagli schemi saranno accolte tra i potenziali ricevitori dei finanziamenti.

Destinazione 2 – Ricerca innovativa sul patrimonio culturale europeo e le industrie culturali e creative (HERITAGE)

Il patrimonio culturale, secondo la definizione fornita da Horizon Europe, è un concetto ampio che copre sia manifestazioni culturali tangibili (musei, opere d’arte, centri sociali) che intangibili (valori, tradizioni, lingue). Le industrie creative e artistiche sono importanti fattori economici e contribuiscono al benessere dei cittadini e alla competitività della società. Il patrimonio culturale europeo sta attualmente attraversando sfide enormi a causa del cambiamento climatico, dell’inquinamento, dei disastri naturali o causati dall’uomo. L’accesso alle risorse culturali richiede una digitalizzazione e una cura di alta qualità dei beni del patrimonio digitale e le industrie culturali e creative europee non sono riuscite a tradurre sufficientemente la loro creatività in innovazioni e ad aumentare la loro competitività internazionale. Così, il patrimonio culturale rischia di perdere il suo ruolo nel rafforzare il senso di appartenenza e favorire il valore condiviso.

Pertanto, l’obiettivo della Destinazione 2 è quello di salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale e aumentare il potenziale di innovazione e la competitività delle arti e delle industrie culturali e creative. L’impatto previsto consiste nel realizzare il pieno potenziale del patrimonio culturale, delle arti e dei settori culturali e creativi come motore dell’innovazione sostenibile e di un senso europeo di appartenenza attraverso un impegno continuo con la società, i cittadini e i settori economici, nonché attraverso una migliore protezione, restauro e promozione del patrimonio culturale. Sono quattro i topic oggetto della Destinazione in scadenza nel 2021 (tutti RIA):
Green technologies and materials for cultural heritage, 12 milioni di €;
New ways of participatory management and sustainable financing of museums and other cultural institutions, 9 milioni di €;
Cultural and creative industries as a driver of innovation and competitiveness, 12 milioni di €;
Preserving and enhancing cultural heritage with advanced digital technologies, 12 milioni di €.

Destinazione 3 – Ricerca innovativa sulle trasformazioni sociali ed economiche (TRANSFORMATIONS)

Le trasformazioni di cui si occupa la Destinazione 3 hanno un impatto considerevole sulla nostra società e sul nostro modo di vivere insieme: globalizzazione, invecchiamento, migrazione e cambiamenti demografici, nuove tecnologie e automazione. Tuttavia, tutte queste trasformazioni sono state inevitabilmente influenzate dalla pandemia, che ha amplificato molte sfide e disuguaglianze già presenti nella società. Ecco perché le aree di ricerca per la Destinazione 3 nel 2021 si concentrano sulle disuguaglianze socioeconomiche, l’istruzione, la migrazione e la globalizzazione. Per quanto riguarda la migrazione, lo scopo è ridurre le irregolarità e l’illegalità attraverso il reperimento dei dati disponibili sui flussi di migranti. Per l’educazione, invece, gli obiettivi fissati dall’UE sono quelli di migliorare la qualità delle competenze di base per moltiplicare le possibilità di trovare un lavoro, aumentando l’uso delle tecnologie e la loro integrazione nell’istruzione e nella formazione. Altresì, la disuguaglianza è considerata un fattore su cui fare ricerca per capire come le persone percepiscono e rispondono al suo aumento e al suo effetto polarizzante. Infine, i livelli di occupazione hanno raggiunto un calo storico a causa della crisi Covid-19, e hanno trasformato le catene globali del valore, il commercio e la produzione (anche a causa delle globalizzazioni), hanno aumentato la divergenza nella produttività e la mancanza di sicurezza e di accesso alle forniture strategiche. La Destinazione 3 si focalizza su 7 topic aperti nel 2021:
Estimates of irregular migrants in Europe – stakeholder network 3 milioni di €, CSA;
Addressing poor learning outcomes in basic skills and early school leaving at national, regional and local level in Europe, 9 milioni di €, RIA;
Integration of emerging new technologies into education and training, 9 milioni di , RIA;
Determining key drivers of inequality trends, 10 milioni di €, RIA;
Providing support in a changing world of work and social protection, 9 milioni di €, RIA;
Towards a new normal? Employment and social impacts of changing supply chains and declining trade intensities, 9 milioni di €, RIA;
Upgrading independent knowledge on Contemporary China in Europe, 8 milioni di €, RIA (il bando è limitato alla partecipazione degli Stati membri, al fine di permettere ai ricercatori europei di svolgere R&I liberi da ogni interferenza).

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