Highlights sul 2° workshop pubblico di Imptox. Moverim ha partecipato come partner!

Moverim è partner di Imptox uno dei cinque progetti del programma UE Horizon 2020 che formano il Cluster europeo di ricerca per la comprensione dell’impatto sulla salute delle micro e delle nanoplastiche, CUSP.

CUSP unisce cinque iniziative di ricerca in un unico grande cluster che contribuisce a creare sinergie e ad amplificare lo sforzo delle singole iniziative di ricerca. CUSP lavora a stretto contatto con il Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC), per migliorare l’impatto della ricerca e garantire un dialogo costante tra scienza e politica. L’obiettivo generale del cluster è quello di contribuire con nuove conoscenze scientifiche e know-how alla strategia europea per le materie plastiche.

Venerdì 24 marzo 2023 si è svolto il workshop pubblico di Imptox durante il quale sono stati discussi i potenziali impatti delle micro e nanoplastiche sulla salute.

Al workshop erano presenti esperti da tutta Europa!

L’evento, oltre ad essere stata un’ottima occasione per aggiornarsi e confrontarsi, ha dato modo a tutti i partner di incontrarsi in presenza e confrontarsi sui risultati ottenuti e sugli step successivi del progetto.

IL WORKSHOP

La coordinatrice di Imptox, Tanja Cirkovic Velickovic dell’Università di Belgrado, ha dato il benvenuto al pubblico e aperto il workshop, mentre Michelle Epstein, ricercatrice Imptox dell’Università di Medicina di Vienna, ha svolto il ruolo di moderatrice nel corso dell’evento. Il workshop, in modalità ibrida, si è svolto presso il Pyramide Event Hotel di Vienna con più di 100 partecipanti tra online e in presenza. Queste cifre evidenziano il notevole interesse per l’argomento e dimostrano l’urgente necessità di acquisire una comprensione più completa dell’ impatto di micro e nanoplastiche sulla salute umana.

Il workshop ha visto la partecipazione di sei relatori, ognuno dei quali ha fornito una visione e un punto di vista unici sull’argomento.

Ian Mudway dell’Imperial College di Londra ha parlato dell’impatto delle particelle di plastica come componente dell’inquinamento atmosferico da PM2,5. Ha sottolineato che “non respiriamo le microplastiche da sole”, ma piuttosto le inaliamo nel contesto di una complicata nuvola biologica e inorganica di materiali. Per comprendere il loro impatto sulla salute umana, è fondamentale capire come si inseriscono nel panorama generale delle tossine e degli agenti tossici.

Il relatore successivo, Hans-Peter Grossart dell’Istituto Leibniz per l’ecologia delle acque dolci e la pesca interna, ha presentato il problema del rilascio di microplastiche nelle acque dolci attraverso gli impianti di trattamento delle acque reflue. Queste microplastiche potrebbero essere cariche di geni resistenti agli antibiotici, con gravi conseguenze per la salute umana.

Theo Vermeire, che ha lavorato all’Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente dei Paesi Bassi, ha parlato del difficile compito di valutare il rischio di micro e nanoplastiche per la salute umana. Ha sottolineato che saranno necessari ulteriori dati e ricerche prima di poter trarre conclusioni definitive.

Thomas Meisel della Montanuniversitaet Leoben ha  invitato la comunità di ricerca a concentrarsi sulle nanoplastiche piuttosto che sulle microplastiche in quanto queste vengono assorbite più facilmente dagli organismi rispetto alle loro controparti più grandi e quindi si ritiene che abbiano un maggiore impatto ecologico e sulla salute.

Verena Pichler e Lukas Kenner hanno parlato del loro coinvolgimento nel progetto microONE, un’iniziativa di ricerca finanziata dall’Agenzia austriaca per la promozione della ricerca (FFG) che si concentra sullo studio degli effetti sulla salute di micro e nanoplastiche.

Durante l’ultima sessione Lukas Kenner dell’Università di Medicina di Vienna ha affrontato la possibile correlazione tra micro e nanoplastiche e la formazione di tumori. Il ricercatore ha presentato i dati ottenuti da studi in vivo sugli animali, mostrando gli effetti sull’organismo dell’esposizione a micro e nanoplastiche.

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