Il Bilancio UE 2028–2034: 2.000 miliardi di euro per plasmare il futuro dell’Europa attraverso l’innovazione

Bruxelles, 16 luglio 2025 – La Commissione Europea ha presentato una proposta che segna un momento di svolta per il futuro dell’Unione: un nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per il periodo 2028–2034 del valore di circa 2.000 miliardi di euro. La presidente Ursula von der Leyen ha delineato un’Europa più forte e autonoma, in grado di rispondere alle sfide globali con strumenti finanziari più ambiziosi e mirati. 

Al centro di questa visione c’è una forte spinta alla ricerca e all’innovazione, leve ritenute essenziali per rafforzare la competitività industriale e la sovranità tecnologica dell’Unione. In questo contesto, Horizon Europe – il principale programma europeo per la R&I – è destinato a crescere in modo significativo. La proposta prevede infatti un quasi raddoppio del suo budget, che passerebbe da circa 93 miliardi di euro nel periodo attuale a oltre 175 miliardi per il prossimo settennato. Il programma sarà integrato nel nuovo European Competitiveness Fund, un fondo strategico da 410 miliardi di euro, pensato per sostenere investimenti chiave in intelligenza artificiale, energia pulita, salute, mobilità sostenibile, tecnologie spaziali e difesa. 

L’obiettivo dichiarato della Commissione è ambizioso: avvicinarsi al traguardo del 3% del PIL investito in ricerca e innovazione entro il 2030, attraverso una combinazione di fondi pubblici e capitale privato. In parallelo, iniziative come Choose Europe for Science puntano ad attrarre talenti e investimenti dall’estero, rafforzando ulteriormente l’ecosistema europeo dell’innovazione. 

La proposta introduce anche importanti novità strutturali. Il bilancio sarà più centralizzato e flessibile, con procedure semplificate per l’accesso ai fondi grazie all’introduzione dei cosiddetti “piani di partenariato” nazionali e regionali. Sul fronte delle risorse proprie, l’Unione punta a finanziare una parte crescente del bilancio con entrate dirette, tra cui nuove imposte su grandi imprese, rifiuti elettronici e tabacco. L’obiettivo è garantire circa 58,5 miliardi di euro l’anno senza gravare ulteriormente sui bilanci nazionali. 

Anche la struttura interna di Horizon Europe sarà riorganizzata, articolandosi attorno a quattro pilastri. Accanto alla “Excellent Science” – che continuerà a finanziare ERC, borse Marie Skłodowska-Curie e il JRC – si svilupperanno nuovi strumenti per sostenere il trasferimento tecnologico, l’innovazione dirompente e le missioni europee in settori prioritari. Tra le novità, una maggiore integrazione con l’European Competitiveness Fund, una semplificazione amministrativa e una forte enfasi sull’impatto e sulla scalabilità dei progetti. 

Per le organizzazioni pubbliche e private attive nella R&I – università, PMI innovative, centri di ricerca, enti locali – questa evoluzione rappresenta una straordinaria finestra di opportunità. La maggiore accessibilità ai fondi, unita all’attenzione per la competitività industriale e alla valorizzazione del capitale privato, rende il sistema europeo della ricerca più aperto, efficace e strategico che mai. 

Il percorso verso l’adozione del nuovo bilancio richiederà ora l’approvazione unanime degli Stati membri e il voto del Parlamento Europeo. Alcune delle nuove risorse proprie proposte, come le imposte a livello UE, richiederanno anche l’approvazione dei parlamenti nazionali. Le prossime discussioni, che si protrarranno nei prossimi due anni, saranno dunque cruciali per definire il volto della politica europea in materia di ricerca, innovazione e sviluppo industriale. 

Per ulteriori informazioni:  

The 2028-2034 EU budget for a stronger Europe