Bruxelles, 16-17 settembre 2025 – Per due giorni la capitale europea è stata il cuore pulsante della ricerca e dell’innovazione. Il 16 e 17 settembre si è svolta la sesta edizione degli European Research & Innovation Days, l’evento annuale che riunisce ricercatori, decisori politici, imprese, istituzioni e cittadini per riflettere sulle sfide e le opportunità che attendono l’Europa nei prossimi anni.
Quest’anno, un ruolo di primo piano è stato riservato alle Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA), programma faro dell’Unione Europea che sostiene la mobilità dei ricercatori, lo sviluppo delle loro competenze e la cooperazione internazionale. La scelta non è casuale: in un’epoca segnata da rapidi cambiamenti tecnologici, dalla competizione globale e dalla necessità di una transizione sostenibile, l’investimento nelle persone e nel capitale umano appare sempre più come la chiave per mantenere l’Europa all’avanguardia.
R&I Days: 16 settembre
La prima giornata si è aperta con un discorso della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha sottolineato l’urgenza di “creare un ecosistema in cui i talenti possano crescere, innovare e restare in Europa”. Tra i temi affrontati, la nuova Startup & Scaleup Strategy, che punta a trasformare l’Europa in un terreno fertile per le giovani imprese, l’AI in Science Strategy, che mira a sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per accelerare la ricerca scientifica, e la European Life Sciences Strategy, fondamentale per rafforzare il settore biomedico e farmaceutico.
La discussione si è poi concentrata su Horizon Europe e sulla necessità di semplificare i meccanismi di accesso ai fondi. Ridurre la burocrazia, velocizzare i processi e garantire maggiore equità tra i Paesi membri sono stati i punti più dibattuti. In questo contesto, le MSCA sono state indicate come un modello virtuoso che non solo promuove l’eccellenza scientifica, ma crea anche ponti tra università, istituti di ricerca e industria.
R&I Days: 17 settembre
La seconda giornata ha ampliato ulteriormente la prospettiva. L’intelligenza artificiale ha dominato il dibattito, non soltanto come strumento tecnologico, ma come elemento capace di trasformare l’approccio stesso alla ricerca e all’innovazione. Molti interventi hanno sottolineato come l’AI possa contribuire a un’innovazione responsabile, a patto che siano garantiti trasparenza, etica e inclusione.
Altro nodo centrale è stato quello della valorizzazione dei ricercatori. Attrarre e trattenere i migliori talenti richiede condizioni lavorative adeguate, contratti stabili, opportunità di crescita e mobilità. In particolare, è stata ribadita l’importanza di sostenere i giovani ricercatori e di promuovere pari opportunità indipendentemente dal contesto di partenza.
Le discussioni hanno toccato anche il completamento dello Spazio europeo della ricerca, lo sviluppo di infrastrutture scientifiche comuni, la cooperazione internazionale e la difesa della libertà accademica. Le MSCA sono state presentate come uno strumento essenziale per affrontare queste sfide, con l’obiettivo di rafforzare la qualità della supervisione e della formazione, promuovere l’interdisciplinarità e garantire il benessere di chi fa ricerca.
L’edizione 2025 ha quindi confermato una visione chiara: la ricerca e l’innovazione non sono solo leve per la competitività economica, ma pilastri per costruire una società più resiliente, inclusiva e sostenibile. Nei prossimi mesi, l’attenzione sarà rivolta all’attuazione dell’ERA Act e dell’Innovation Act, che definiranno il quadro legislativo europeo, e al lancio dei nuovi bandi MSCA nell’ambito di Horizon Europe, che tradurranno in pratica gli orientamenti emersi durante queste due giornate intense.
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