Bruxelles, 3-5 giugno – L’edizione del 2025 della EU Green Week, tenutasi a Bruxelles dal 3 al 5 giugno, si è concentrata su una delle sfide più urgenti del nostro tempo: la transizione verso un’economia circolare. Con la partecipazione di politici, scienziati, leader aziendali e partecipanti della società civile, l’evento ha sottolineato l’urgenza di integrare pratiche circolari nell’economia europea, non solo come un imperativo ambientale, ma anche come una via per l’innovazione economica e la competitività.
Primo giorno: Un appello per la trasformazione circolare
Moderato dalla giornalista Katrina Sichel, il primo giorno si è paerto con dati significativi: nel 2023 solo il 12% delle risorse materiali nell’UE era circolare e i tempi di riciclo della plastica restano incerti. Tuttavia, il potenziale per il cambiamento è enorme.
Il messaggio centrale era chiaro: l’Unione Europea deve rendere l’economia circolare il proprio modello di riferimento. È stata sottolineata come cruciale la collaborazione con gli organismi economici e sociali, in particolare con il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), per raggiungere questo obiettivo.
Anita Sowińska, sottosegretario di Stato presso il Ministero del Clima e dell’Ambiente della Polonia, e Oliver Röpke, presidente del CESE, sono stati tra i relatori principali della giornata. Hanno evidenziato l’importanza della gestione dei 60 milioni di tonnellate di bio-rifiuti europei, sottolineando la necessità di distinguere chiaramente tra flussi di materiali tecnologici e biologici, per evitare il deterioramento delle risorse biologiche essenziali per la salute dei suoli.
Röpke ha anche presentato le proposte del CESE mirate a creare un quadro coerente per la circolarità in tutti i settori, affermando che senza incentivi economici solidi, la transizione ambientale rimarrà fuori portata.
Secondo giorno: Cittadini e Industrie al Centro del Cambiamento Circolare
Il secondo giorno ha messo in evidenza come i principi circolari possano essere integrati nella vita dei cittadini e delle industrie. Il messaggio chiave ha enfatizzato la necessità di più incentivi per promuovere i prodotti circolari, anziché basarsi esclusivamente su sanzioni per i modelli lineari. I settori pubblico e privato devono lavorare insieme per incoraggiare l’innovazione nel design sostenibile e nel riutilizzo.
Le discussioni si sono concentrate su come i cittadini siano sia beneficiari che attori in questa transizione. L’educazione, la consapevolezza dei consumatori e l’etichettatura dei prodotti sono stati visti come strumenti fondamentali per dare potere agli individui. Nel frattempo, le aziende hanno chiesto una legislazione più chiara e meccanismi di finanziamento che le aiutino a spostarsi verso una produzione sostenibile senza subire svantaggi sul mercato.
Terzo giorno: Implementazione locale e visione globale
L’ultimo giorno della Green Week 2025 ha evidenziato gli sforzi di implementazione a livello regionale e locale, con un focus particolare sulla collaborazione tra gli stakeholder e l’adattamento normativo. La Piattaforma delle Parti Interessate dell’Economia Circolare dell’UE (ECESP) ha tenuto una sessione centrale in cui sono stati trattati temi come il capitale sociale, la co-creazione e il ruolo dei comuni, da cui è emersa la necessità di una regolamentazione europea flessibile ma strutturata.
La giornata è iniziata con un discorso inaugurale di John Bell, Direttore di “Healthy Planet” presso la Direzione Generale per la Ricerca e l’Innovazione della Commissione Europea. Il suo intervento ha dato il tono alla giornata, sottolineando l’importanza di integrare scienza e ricerca nella transizione verso l’economia circolare.
Bell ha introdotto il tema del giorno — bioeconomia e implementazione locale — sottolineando il valore dei progetti di ricerca finanziati dall’UE nel promuovere gli obiettivi di sostenibilità. In particolare, ha citato P2GreeN come esempio concreto di come la ricerca europea stia rendendo possibili soluzioni circolari con impatti ambientali e sociali diretti. Le sue parole hanno messo in evidenza il ruolo fondamentale dei progetti collaborativi e transfrontalieri nella costruzione di un’economia europea davvero resiliente e sostenibile.
Tra i contributi di rilievo c’è stato quello di Anita Beblek, rappresentante del progetto P2GreeN, che si concentra sulla trasformazione dei rifiuti in valore attraverso pratiche circolari sostenibili. Ha delineato diverse sfide chiave, tra cui:
- La mancanza di modelli di pricing coerenti e incentivi insufficienti;
- Quadro normativo che ostacola anziché favorire le iniziative circolari;
- L’assenza di disposizioni legali per la vendita di bio-fertilizzanti.
Nonostante questi ostacoli, il progetto P2GreeN ha avuto un impatto ambientale positivo e ha promosso miglioramenti tecnologici, come la revisione delle normative sui fertilizzanti in diversi paesi europei. Beblek ha sottolineato che i principali rischi non derivano dal design del progetto, ma dalle lacune normative attuali dell’UE, che devono essere affrontate affinché le iniziative di bioeconomia circolare possano prosperare.
Altri relatori della sessione includevano Emma Pipó Ollé (BIOBOOST), Magdalena Edvardsen (TREASoURcE), Sergio Ponsá Salas (UVIC-UCC) e Laurent Bleuze (La Coopération Agricole). Ognuno ha presentato esempi unici di come la circolarità possa radicarsi, dal trattamento della lana e il riutilizzo del gas alla mappatura delle risorse e all’innovazione normativa.
Nonostante la diversità dei progetti e dei contesti, da Francia a Ungheria alla Catalogna, è emerso un filo comune: una richiesta condivisa di riforma normativa. I partecipanti hanno evidenziato la necessità di definizioni chiare per bio-economia e bio-rifiuti, un miglior supporto finanziario e una cooperazione paneuropea. Al termine della convention, prevaleva un senso comune di responsabilità e possibilità. Rendere l’economia circolare lo standard, non l’eccezione, richiederà coraggio, coordinamento e una visione a lungo termine. Ma il messaggio da Bruxelles era chiaro: è il momento di un cambiamento audace e sistemico.
Per maggiori informazioni sul programma della Green Week 2025: